FLAUTO TRAVERSO

DOCENTE: Prof. Fabio Tomassoni

Il flauto è lo strumento più antico che si conosca, il suono nel flauto è prodotto dalla vibrazione dell’aria all’interno di una canna, probabilmente Il suono del vento ha ispirato l’uomo in tempi remoti e gli ha suggerito la possibilità di produrre egli stesso il suono attraverso il respiro.

Il flautista quando suona emette un soffio ben calibrato e direzionato a colpire il bordo del foro d’insufflazione producendo una turbolenza dell’aria che comincia a vibrare all’interno del tubo producendo il suono, il principio è molto semplice, molti di noi spesso hanno sperimentato questa possibilità per gioco soffiando sul collo di una bottiglia o sul bordo di una canna ecc.

Nel flauto il respiro crea il suono, questa caratteristica consente al flautista di produrre una gamma di innumerevoli sfumature di colore ed intensità, il suono del flauto è brillante ed espressivo ma è in grado di produrre anche sonorità leggere, intime.

Le sue qualità timbriche e dinamiche lo rendono strumento efficace nell’esprimere emozioni sentimenti e stati d’animo attraverso la musica per questo ha sempre avuto un ruolo importante nell’arte musicale e nella storia dell’uomo.

Recentemente sono stati ritrovati dei flauti risalenti al paleolitico datati 35.000 anni fa costruiti con le ossa di grandi volatili, quasi tutte le civiltà antiche hanno costruito esemplari di strumenti a fiato molto simili al  nostro flauto, Egiziani, Cinesi, Assiro-Babilonesi, Fenici e Persiani.

Il flauto è presente in molti luoghi della terra ed è diffuso in tutti i continenti, dall’Asia al Sudamerica in varie forme e materiali, è citato nella mitologia greca, in oriente è spesso associato a divinità e pratiche spirituali; Molte leggende esprimono la magia del flauto in vari modi, leggende molto diverse tra loro in diverse parti del mondo, tutto questo lo rende uno strumento affascinante.

Il flauto traverso prende il nome dalla posizione laterale nella quale viene impugnato dal flautista, questa è una delle caratteristiche che lo distingue dal flauto dolce o flauto dritto che è il flauto che spesso viene impiegato nell’educazione musicale a scuola, si è evoluto nel corso dei secoli nell’ambito della musica colta europea assecondandone le esigenze espressive attraverso l’arte di sapienti costruttori, spesso anche flautisti.

Il flauto traverso moderno che utilizziamo oggi fu inventato nella seconda metà dell’ottocento, fu il risultato di approfonditi studi di acustica e per le sue qualità sonore rispondeva in modo adeguato alle esigenze espressive della musica romantica, assunse così un ruolo importante anche nell’ambito dell’orchestra sinfonica; è costruito in una lega metallica, nei modelli professionali si fa uso di metalli pregiati quali oro e argento, ha un complesso e raffinato sistema di chiavi atte a gestire con le dita i sedici fori praticati nel tubo sonoro per produrre tutti i suoni della scala musicale ma se togliamo le chiavi si presenta in tutta la sua semplicità originaria, come un tubo cilindrico assemblato in 3 parti: la testa ove è presente il foro d’insufflazione dell’aria, il corpo centrale ed il piede con i fori per ottenere i suoni intonati (le note musicali).

Nel corso del novecento molti musicisti hanno dedicato al flauto importanti composizioni che lo vedono protagonista come strumento solista, in formazioni di musica da camera e nell’ orchestra.

In epoca più recente il flauto traverso è diventato molto popolare anche nella musica pop, rock e jazz grazie soprattutto ad alcuni flautisti che hanno esplorato nuove e moderne possibilità espressive dello strumento.